- 著者
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荒谷 次郎
- 出版者
- イタリア学会
- 雑誌
- イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
- 巻号頁・発行日
- no.16, pp.23-33, 1968-01-20
Byron scrisse tragedie alfieriane durante il suo soggiorno in Italia, fra l'imperversare della tirannia del governo austriaco e la rivolta disperata dei repubblicani ardentemente bellicosi. L'ambiente non poteva essere piu prospizio per scegliere la via delle tragedie politiche perseguendo l'ideale italiano contemporaneo. Cosi apparsero il<<Marino Faliero>>(1820)che apparentemente rassomiglia la<<Congiura de' Pazzi>>dell' Alfieri, e i<<Due Foscari>>(1821)in cui si trova l'imitazione generale dall' Alfieri e particolare dalla<<Congiura>>e dal<<Filippo>>. E infine, <<la vecchia maniera>>dell' Alfieri-cosi come diceva Byron stesso-si riprovo col<<Sardanapalo>>(1821), pur essendo lontano dalle esigenze della scena, libero e spontaneo e che, se come tragedia non regge, e il migliore scritto drammatico di Byron. Soltanto in quest'ultimo dramma non si vede l'imitazione dei difetti dell' Alfieri. Quindi si puo dire che la sua imitazione delle opere alfieriane fu un vero fallimento e non gli era giovata nulla. Qui si tratta, prima, il carattere generale del metodo teatrale dell'Alfieri e poi i motivi byroniani di seguirlo, e nello stesso tempo si spiega anche la risonanza dei classici e dei romantici in quel periodo ; ed infine, si rilievano i meriti e difetti comuni dei due autori dal punto di vista artistico e politico.