- 著者
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渡部 容子
- 出版者
- イタリア学会
- 雑誌
- イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
- 巻号頁・発行日
- no.37, pp.174-192, 1987-10-30
L'attivita letteraria di Italo Svevo puo essere divisa in due periodi : prima de La coscienza di Zeno e dopo di quella. Nel secondo periodo, cioe dopo La coscienza, parecchi suoi protagonisti sono la statua di Svevo come "sarebbe stata" anche se non e la statua reale dell' autore. Per esempio, nella Novella del buon vecchio e della bella fanciulla ci si accorge della distanza che esiste fra il punto di vista del protagonista e quello dell autore. Vuol dire che esistono due piani di narrazione : la narrazione del protagonista e quella dell'autore. E i due narratori funzionano come "altri" reciprocamente. Questo meccanismo di narrare su diversi piani, Svevo l'ha realizzato piu abilmente ne La coscienza di Zeno. In questo romanzo egli usa il piano dell'autore (in realta di un dottore psicanalista) e quello di Zeno stesso che si puo distinguere nel piano di narratore cosciente e nel piano del protagonista nel suo libero discorso. Questa struttura di diversi piani di narrazione ha favorito in Zeno/Svevo la libera descrizione del profondo del proprio cuore. Inoltre una nuova scienza, la psicanalisi che Svevo aveva introdotto ne La coscienza ha funzionato come abile strumento dell'espressione. Descrivendo per esempio i propri sogni, il protagonista/autore e riuscito ad oggettivare il proprio desiderio guardando direttamente il mondo dell'inconscio. La prova di descrivere il profondo del cuore, il quale non si potrebbe esprimere con le parole di uso quotidiano del mondo umano, Svevo l'aveva gia fatta nell'opera Argo e il suo padrone prima de La coscienza. In Argo, le parole di un cane Argo, i significati delle quali gli uomini non riuscirebbero ad intendere, funzionano come il discorso dell'altro e, nello stesso tempo, fanno parte dei metodi per chiarire il profondo del cuore umano (subconscio). Svevo ha potuto fare di questo discorso dell'altro uno strumento per la sua narratologia. Svevo ha vissuto dagli ultimi anni dell'Ottocento ai primi del Novecento a Trieste, dove si parlavano diverse lingue straniere e non poteva fare a memo di essere sempre cosciente del discorso delle parole degli altri. Grazie a questa coscienza e alla nuova scienza, la psicanalisi, Svevo e riuscito a costruire il proprio modo di narrare ed ha potuto descrivere con precisione e dettagliatamente il proprio cuore, cioe la verita. Questo modo di narrare ha condotto Svevo e protagonista a liberarsi dal proprio desiderio e dalle varie sue repressioni.