- 著者
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尾形 希和子
- 出版者
- イタリア学会
- 雑誌
- イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
- 巻号頁・発行日
- no.42, pp.198-222, 1992-10-20
Sui portali delle chiese romaniche, spesso i tralci di vite o di acanto avvolgenti uccelli, belve, mostri e uomini (tralci abitati) sono scolpiti lungo gli stipiti e archivolti e/o architravi. Tutto insieme rappresenta il mondo da redimere attraverso il sacrificio di Cristo. Alcuni tralci escono dalla bocca di animali (lupi, leoni, pantere, ecc.), simboli del tempo che tutto divora e sputa. Nelle chiese romaniche del Lazio e dell' Umbria si trovano i volti trifronti al posto di questi animali temporali. L' esempio della chiesa di S. Pietro a Tuscania mostra, in un biforio a sinistra del rosone sulla facciata, due figure trifronti con le caratteristiche di Satana, una con le corna e l' altra con un serpente in mano. Altre figure trifronti, una al Duomo di Spoleto, una sulla lunetta del museo civico spoletino e l' altra all′ intradosso dell' architrave del duomo di Civita Castellana non dimostrano questa natura demoniaca dei tricefali di Tuscania, ma invece, a mio avviso hanno ancora il significato del tempo che crea il mondo. Il volto trifronte o tricefalo, che ha le sue origini remote nell' immagine degli dei pagani del sole, e usato per simboleggiare il tempo, e nel tardo medioevo e nel Rinascimento si trasforma nelle immagini della "prudenza" frequenti in quel periodo. Anche Giano italico, il dio del passaggio e l' iniziazione viene rappresentato con due facce e a volte anche con tre. Saturno il secondo re dell' Italia nell' eta primordiale fu anche il dio dell "inizio", in quanto insegno l' agricoltura agli uomini e li civilizzo. Noi troviamo le immagini di questi due primi re dell' Italia mitica in "Annus"(dominatore dell' anno ciclico e del tempo, al centro del ciclo dei lavori di 12 mesi o dei 12 segni zodiacali) nei calendari illustrati, nei pavimenti musivi delle chiese e nei cicli sculturali che ornano i portali delle chiese dell' epoca romanica. Inoltre "Annus" circondato dai 12 mesi e le quattro stagioni, viene associato al Cristo con quattro evangelisti e 12 apostoli. Cristo veniva simboleggiato dal rosone aperto sulla facciata delle chiese romaniche soprattutto nell' area del Lazio-Umbria. Rosone-sole-Cristo cosmocrator-Annus sono immagini intercambiabili tra di loro. Il sole e il tempo possono essere rappresentati con tre facce o tre teste. Anche il Cristo ha tra le sue raffigurazioni un' immagine tricefala come "Trinita". La concezione di Trinita e legata alla Creazione del mondo, e cosi il volto trifronte vomitante i tralci da due bocche laterali puo avere il significato del tempo che crea il mondo. Il volto trifronte che ha l' aspetto di "Green Man", la maschera divoratrice e vomitatrice dei tralci del mondo, era correlata con la forza della natura e la fecondita che fa rinascere la vegetazione. Il romanico fu un periodo in cui si cerco di unire il profano al sacro, il ricordo del passato (di Roma antica) al presente mondo cristiano, dove gli dei antichi italici potevano ancora avere il loro carattere benevolo prima di divenire esseri demoniaci come avvenne piu tardi. Il tempo profano durante il quale si svolgono i lavori dei contadini, era integrato nel tempo sacro delle chiese. Poiche tutto il medioevo era sostentato grazie alla terra, i contadini vennero considerati importanti e la rivalutazione del lavoro agricolo fu resa piu chiara. E soprattutto nel Lazio e Umbria posti non lontani da Roma, citta di antichi italici, paiono sopravvivere le immagini di Giano e Saturno come il tempo, datore della vita alla vegetazione. Il volto trifronte, immagine collegata con il sole, Giano, Saturno e Cristo, poteva quindi simboleggiare il tempo anche nel contesto cristiano del XII secolo.