- 著者
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塚本 博
- 出版者
- 美学会
- 雑誌
- 美學 (ISSN:05200962)
- 巻号頁・発行日
- vol.44, no.1, pp.47-57, 1993-06-30
A Venezia, nell'eta di transizione tra la fine del Gotico e l'apparire delle forme rinascimentali, ci sono alcuni quadri di "Madonna col Bambino dormiente". Nelle pitture di Giovanni Bellini, dei Vivarini (Antonio, Bartolomeo, Alvise), di Cosme Tura, si trovera questa iconografia. Mezzo secolo fa G. Firestone ha detto che questa iconografia e la prefigurazione della Pieta. Recentemente anche S. Ringbom e H. Belting hanno proposto l'idea nuova del Cristo morto come origine della Pieta, secondo il saggio di E. Panofsky. Riassumendo queste indagini, l'autore ha preso in considerazione la formazione del Bambino dormiente. Dapprima nel polittico veneziano c'era una combinazione di Madonna col Bambino (centro) e il Cristo morto (cimasa). Nella seconda meta del XV secolo nel Veneto apparve la prospettiva ed il polittico si trasformo sempre di piu nella pala. Quindi i Santi da posizioni laterali entrarono nello spazio centrale prospettico, ma il Cristo morto della cimasa tende ad essere separato dalla pala. In siffatta ambientazione, i Vivarini che tradizionalmente dipinsero la Madonna col Bambino e il Cristo morto concepirono la rappresentazione della Madonna col Bambino dormiente includendo la vita e la morte di Cristo. Il processo della formazione di questa iconografia lo vediamo fra il polittico di Bologna e la pala di Napoli. Secondo l'autore Piero della Francesca dipinse la pala che si trova a Brera ispirandosi a quella di Napoli di Bartolomeo Vivarini.