- 著者
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喜多村 明里
- 出版者
- 美学会
- 雑誌
- 美學 (ISSN:05200962)
- 巻号頁・発行日
- vol.47, no.1, pp.37-48, 1996-06-30
Fra Angelico, attivo gia nel 1417 come pittore Guido di Pietro, entro poco piu tardi nel convento di San Domenico. Fu chiamato Fra Giovanni, ma le sue mani e i suoi occhi erano quelli del pittore ; che tentava di creare consapevolmente delle immagini autenticamente devozionali per la vita dei frati Osservanti domenicani, nelle celle del dormitorio del nuovo convento di San Marco a Firenze, essendo perfettamente a conoscenza della sua costruzione e di ogni sua funzione. Negli affreschi delle celle dei novizi, raffigurando le varie forme di preghiera, "De modo orandi", il pittore si mostro attentissimo disegnatore degli atteggiamenti delle figure, e creo una nuova immagine di Santo Domenico che si aggrappa al Crocifisso. Cosi, per i frati predicatori, trasformo la Vita di Cristo e l'Incoronazione della Vergine in immagini contemplativi ispiranti meditazione e predica. In quanto agli affreschi nelle celle dei frati conversi, con naturalezza e sottile eloquenza delle figure, rese i soggetti sacri piu educativi e comprensibili ai frati meno colti. Gli Osservanti domenicani consideravano Fra Giovanni un predicatore visivo. Tra i quali ricordiamo Fra Antonino Pierozzi, operatore del proggeto di costruzione di San Marco, la cui estetica si avvicina a quella rinascimentale di Leon Battista Alberti. Gli affreschi nelle celle di San Marco sono vere e proprie immagini meditative dal pittore-frate, la sua verita contemplata.