著者
喜多村 明里
出版者
イタリア学会
雑誌
イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
巻号頁・発行日
no.56, pp.193-216, 2006-10-21

Nel libro Il Merito delle donne, scritto in volgare da Moderata Fonte verso il 1592 e stampato nel 1600 da Domenico Imberti a Venezia, si narra di sette donne veneziane colte e raffinate, di buona famiglia, che sono riunite nel bellissimo giardino rinascimentale di una villa, dove per due giorni raccontano e discutono delle virtu e dei meriti femminili in confronto a quelli degli uomini. Grazie alia ristampa a cura della Prof.ssa Adriana Chemello nel 1988, si e messo in nuova luce il concetto di donna e la cultura della scrittrice veneziana nella seconda meta del Cinquecento, che sono molto suggestivi dal punto di vista degli studi della storia della cultura e della societa nell' Italia rinascimentale. A proposito dei discorsi caratteristici del libro, che sembrano apparentemente cosi incoerenti e variati, dalla lettura interpretativa di allegorie delle statue della fontana nel giardino alle numerose citazioni delle antiche donne esemplari per affermare il merito femminile e per criticare gli uomini, cosi come dai dilettevoli e quasi dotti dialoghi sulla conoscenza della natura alia orazione fatta da Leonora, una delle sette protagoniste, che cerca di convincere i padri, i fratelli, i figli e gli amanti a rispettare le donne di pregio, Kitamura analizza innanzitutto come Fonte seguisse una lunga genealogia letteraria italiana dei discorsi sulle donne. Presentando una bibliografia cronologica dei ventisette testi piu importanti su questo argomento, da De mulieribus claris di Giovanni Boccaccio fino alla Semplicita ingannata di Arcangela Tarabotti, ed esaminando i concetti della moglie ideale e dell'educazione delle donne nell'epoca in cui essi sono stati trattati da umanisti come Francesco Barbaro e Leonardo Bruni, Kitamura interpreta l'atteggiamento di Fonte, che cita e prende ad esempio le donne illustri dell'antichita classica per difendere le donne contro la misoginia medievale e mette in scena l' orazione di Leonora-gli umanisti soprascritti non volevano donne eloquent-come un proto-femminismo nato dall'umanesimo rinascimentale-femminile. Nella societa veneziana della fine del Cinquecento la condizione femminile era spesso difficile, con situazioni problematiche come la cosidetta "dimessa" che era costretta a rimanere nubile a casa, o della "monaca forzata" nel convento, per la mancanza delle doti che dovevano essere donate dalla famiglia natale alia sposa. Quanto alle mogli ed alle figlie nubili dei ricchissimi nobili e del cittadini borghesi, si insisteva particolarmente sulla virtu dell'obbedienza delle donne ai loro mariti e padri, rinchiudendole in casa sotto la morale della famiglia patriarcale. Invece le cortigiane colte e "oneste" dell'alta societa veneziana, come Veronica Franco, godevano di una relativa liberta. Fonte forniva una ricca immagine ideale delle donne umaniste colte, in confronto alia realta sociale veneziana dell'epoca, raffigurando le sette donne veneziane differenti di eta e di posizione familiare, una figlia nubile ed una nuova sposa, due mogli, una vedova giovane ed una vecchia, e soltanto una "dimessa."
著者
喜多村 明里
出版者
美学会
雑誌
美学 (ISSN:05200962)
巻号頁・発行日
vol.68, no.2, pp.37, 2017 (Released:2019-01-02)

Alberti’s impresa called the Winged Eye, carved in relief in his self-portrait plaque and medals, also drawn on some manuscripts from the end of 1420’s and the 1430’s, was described by Wind (1958) as the divine and awful God’s eye and is like a mystic Egyptian hieroglyph. Alberti was influenced by the discovery of Horapollo’s Hieroglyphica in 1419, and studied about hieroglyphs in the 1420s’ from Fracesco Filelfo, who was translating Pultarch’s Moralia that contains On the Worship of Isis and Osiris. However, it is also interpreted as a human eye since the Winged Eye is linked to the words “QUID TVM” from a poem by Virgil. In Alberti’s text of Anuli, the Winged Eye is a symbol of god and has human qualities such as prudence and providence. The Winged Eye is a Chimera-type image influenced by Egyptian and Greco-Roman cultures and is based on Egyptian hieroglyph’s eye and their amulets, as well as Roman coin reliefs of Octavianus in 38 BC, evil eyes and the Roman Winged Phallus amulets. The author suggests that when Alberti created the Winged Eye, he applied the Greek word “symbollon” which originally means “to throw together.”
著者
喜多村 明里
出版者
美学会
雑誌
美學 (ISSN:05200962)
巻号頁・発行日
vol.47, no.1, pp.37-48, 1996-06-30

Fra Angelico, attivo gia nel 1417 come pittore Guido di Pietro, entro poco piu tardi nel convento di San Domenico. Fu chiamato Fra Giovanni, ma le sue mani e i suoi occhi erano quelli del pittore ; che tentava di creare consapevolmente delle immagini autenticamente devozionali per la vita dei frati Osservanti domenicani, nelle celle del dormitorio del nuovo convento di San Marco a Firenze, essendo perfettamente a conoscenza della sua costruzione e di ogni sua funzione. Negli affreschi delle celle dei novizi, raffigurando le varie forme di preghiera, "De modo orandi", il pittore si mostro attentissimo disegnatore degli atteggiamenti delle figure, e creo una nuova immagine di Santo Domenico che si aggrappa al Crocifisso. Cosi, per i frati predicatori, trasformo la Vita di Cristo e l'Incoronazione della Vergine in immagini contemplativi ispiranti meditazione e predica. In quanto agli affreschi nelle celle dei frati conversi, con naturalezza e sottile eloquenza delle figure, rese i soggetti sacri piu educativi e comprensibili ai frati meno colti. Gli Osservanti domenicani consideravano Fra Giovanni un predicatore visivo. Tra i quali ricordiamo Fra Antonino Pierozzi, operatore del proggeto di costruzione di San Marco, la cui estetica si avvicina a quella rinascimentale di Leon Battista Alberti. Gli affreschi nelle celle di San Marco sono vere e proprie immagini meditative dal pittore-frate, la sua verita contemplata.
著者
岡田 温司 篠原 資明 鈴木 雅之 小倉 孝誠 並木 誠士 喜多村 明里 水野 千依 柳澤 田実 松原 知生
出版者
京都大学
雑誌
基盤研究(B)
巻号頁・発行日
2007

肖像には二重のベクトルがある。ひとつはモデルへと引き戻されるもの(モデルに似ていると思わせるベクトル)、もうひとつはモデルから観者へと表出してくるもの(モデルの性格や内面性が表われていると思わせるベクトル)である。この反対方向の運動は、「肖像」を意味するイタリア語「リトラット」とフランス語「ポルトレ」に象徴的に表われている。前者は、「後方へと引き戻す」という意味のラテン語「レ-トラホー」に、後者は「前方へと引き出す」という意味の同じくラテン語「プロ-トラホー」に由来するのである。かくのごとく「肖像」は、模倣と表出、後退と前進、現前と不在、顕在と潜在、保管と開示、隠匿と暴露、ピュシス(自然)とアレーテイア(真理)、これら両極の引き合いや循環性のうちに成立するものなのである。