- 著者
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森田 学
- 出版者
- イタリア学会
- 雑誌
- イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
- 巻号頁・発行日
- no.60, pp.35-66, 2010-10-20
La lettura del libretto de La rondine che qui si propone intende chiarire la drammaturgia dell'opera realizzata da Puccini con il librettista Adami. Si tratta di un'opera rappresentata raramente rispetto ad altri lavori pucciniani come La Boheme, Tosca, Turandot, ecc., e in questo studio si mostra come anche l'esiguo numero di rappresentazioni che ne sono state eseguite negli anni sia segno del fatto che La rondine sia stata evidentemente sottovalutata. La lettura del libretto, strumento importante nella rappresentazione dell'opera lirica, permette di capire la concezione del compositore ed il significato che egli attribuisce all'opera ed e pertanto necessaria anche per conoscere il vero valore di questo lavoro pucciniano. In questo studio, dopo una breve introduzione, la lettura del libretto si articola attraverso i seguenti punti: il processo di creazione dell'opera e il libretto d'opera per Puccini (analisi della metrica), la protagonista Magda, la cortigiana e la grisette. Dal primo approccio, rivolto all'esame del processo di creazione del libretto, si passa al personaggio di Magda, che a nostro avviso rappresenta la chiave di lettura dell'opera, in cui si dice che Magda volera lontano, come la rondine. Nel personaggio di Magda si cerca di mettere in luce tre elementi fondamentali: la rondine, l'ombra/le ombre e lo sfondo storico della courtisane (cortigiana). Questi aspetti, nella commedia lirica, non vengono espressi come avvenimenti concreti o fatti precisi, ma rappresentano piuttosto delle immagini che si intravedono in certi momenti del dramma. Si intende poi aggiungere un'osservazione attenta dei tre fattori che il compositore stesso riteneva necessari per una buona messa in scena di quest'opera: finesse, nuance e souplesse. Questi elementi vengono indicati da Puccini in una lettera a Giovacchino Forzano, scritta in seguito alla recita dell'ottobre 1917 al Teatro Dal Verme di Milano, cioe nello stesso anno in cui, a Bologna, ando in scena la prima assoluta italiana de La rondine. Nell'argomentazione riguardante il personaggio di Magda, si ricorda inoltre un altro punto, che permetterebbe di svolgere una lettura ancora piu approfondita: che ne il libretto, ne nella partitura o nello spartito offrono spiegazioni relative ai personaggi, ad esempio sul loro stato sociale, il rapporto che fra di loro intercorre, il loro lavoro, ecc., per dare la possibilita al pubblico di sentire simultaneamente lo stato d'animo e le esperienze di vita di Magda. Mantenendo fermo questo obiettivo, si puo affermare che la prima versione de La rondine sia credibile dal punto di vista del dramma. Il pubblico, abituato alla consueta protagonista pucciniana, come Mimi e Tosca che muoiono per amore alla fine dell'opera in maniera molto commovente (e forse eccessiva, per strappare lacrime a tutti i costi), sente la mancanza della chiusura del (melo)dramma. In questo caso, Prunier dice, forse e Puccini che parla tramite questo personaggio, "il finale mi manca" e Magda stessa, quando Bianca domanda: "Finito cosi?", risponde: "Il profumo squisito/della strana avventura,/amiche e tutto qui". I tre elementi finesse, nuance e souplesse, nominati nella lettera scitta da Puccini per una corretta rappresentazione de La rondine, vogliono essere un suggerimento lasciato dal compositore stesso, insieme ai tanti capolavori della storia del melodramma, un'esortazione a leggere con la massima attenzione il libretto tenendo presenti le conoscenze, gli usi e costumi dell'epoca, che ci permettera finalmente di individuare la chiave di lettura per rappresentare al meglio questa opera. Per concludere, come dice Goldin (La rondine: un libretto inutile?: 44), Puccini ha voluto raffigurare con la musica l'atmosfera e la tensione contenuta nelle battute del libretto: cio che ad un certo punto e "un urlo dell'anima" o "pausa del discorso", in un altro punto diventa "la gioia", "sorrisi", "quello che sense nel cuore" oppure "quello che sorge dal cuore": una prova per esprimere nell'opera lirica cio che esiste oltre le parole. Ne La rondine Puccini ha elaborato un nuovo modo di scrittura e per capirlo al meglio, partendo dal testo sia verbale sia musicale, bisogna tendere a cercare cio che va al di la delle parole e saperlo sentire: e a questo scopo che mostrano tutta la loro utilita sia i tre elementi di cui si e detto-finesse, nuance e souplesse-, sia cio che in questa ricerca si cerca di chiarire attraverso le immagini dell'ombra e della rondine. Tutti questi aspetti concorrono a giustificare l'opinione dell'autore che sia giusto ritenere La rondine un capolavoro pucciniano.