著者
土屋 美子
出版者
イタリア学会
雑誌
イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
巻号頁・発行日
no.56, pp.167-192, 2006-10-21

Le Stanze cominciate per la giostra di Giuliano de' Medici furono scritte da Angelo Ambrogini, detto il Poliziano, un personaggio il cui merito come filologo e poeta latino spiccava su quello di tutti gli altri suoi contemporanei. Quest'opera, iniziata nel 1475, e una delle pochissime composte in volgare dal Poliziano e annuncia la venuta della "novella stagione", dopo "il secolo senza poesia", indicate dagli storici, cioe il secolo che "va dal 1375 circa al 1475". Era un periodo in cui la cultura letteraria era dominata dal movimento umanistico che si esprimeva e si riconosceva nel latino. Nel presente articolo si illustra il significato del ruolo che il Poliziano esercito nella rinascita del volgare nel Quattrocento, analizzando le Stanze dal punto di vista storico-linguistico. Se si tiene conto del compito encomiastico dapprima assegnato a quest'opera e della posizione dell'autore come cancelliere private di Lorenzo de' Medici, si vede che essa e strettamente legata a questo principe-letterato, che aveva una concezione della lingua favorevole al volgare, come dimostrano i brani nel Proemio al Comento de' miei sonetti. Nelle Stanze si riflette l'influenza delle letterature classiche e quella del volgare aulico. Si puo individuare l'influenza del linguaggio dei poeti stilnovistici, di Dante, Petrarca e Boccaccio, al quale il Poliziano attinge largamentge con il gusto dell'intarsio. Dal punto di vista morfologico, invece, i modelli della tradizione volgare in quest'opera non sono necessariamente fonti di regole e paradigmi. Esaminando alcuni tempi del modo indicativo del verbo, si puo documentare l'adesione del Poliziano all'uso grammaticale del suo tempo, che avrebbe portato il Bembo respingere quest'opera. In una delle eta di grande fluidita grammaticale e di sfrenato dominio delle formazioni analogiche, nell'ambito del verbo la crisi linguistica era penetrata piu a fondo, rendendo l'aspetto strutturale del fiorentino quattrocentesco molto diverse da quello del fiorentino letterario del sec. XIV. Le oscillazioni, fenomeni considerati fra i piu tipici del Quattrocento, non sono altro che il punto di arrive di un lento processo di evoluzione linguistica, sia attraverso l'azione di spinte autonome intrinseche alla struttura stessa del fiorentino, che per l'influsso consistente degli altri dialetti toscani. Nelle Stanze, si vedono oscillazioni tra la forma tradizionale-normativa, cioe quella massimamente usata dalle tre corone e poi indicata dal Bembo come normativa, e la forma contemporanea, cioe quella (eccetto quella menzionata sopra) che si diffondeva nell'eta del Poliziano. Quanto alia terza persona plurale del perfetto indicativo, oltre alia polimorfia, ci si accorge della preponderanza delle desinenze contemporanee nei luoghi in cui si svolge la trama di questo poemetto encomiastico. Fra le due forme concorrenti della terza pers. plur. dell'imperfetto indicativo, si puo notare la prevalenza di quella contemporanea su quella tradizionalenormativa. Anche se le due forme della terza pers. plur. del presente indicativo di prima classe erano penetrate tanto profondamente nell'uso che la scelta dell'una o dell'altra si presentava quasi indifferente nella societa contemporanea, nelle Stanze non si puo documentare l'irrazionalita di tale oscillazione. La forma predominante e quella contemporanea, e seguendo il contesto, si discerne la consapevolezza del poeta che ha usato programmaticamente tale forma perche sarebbe stata meglio intesa e piu piacevole all'ascolto. Grande importanza assume, a mio avviso, quest'ibridismo delle forme verbali, perche questa morfologia pluridimensionale ci mostra che l'autore, sapendo come le intense correnti immigratorie per cui la popolazione di Firenze fu accresciuta e ibridata di elementi provinciali e rurali, avevano influenzato anche la lingua, avrebbe sentito la necessita di usare tali forme adatte al sentimento linguistico del popolo. Quello che ha ispirato la vita in quest'opera intarsiata di brani e spunti delle letterature precedenti e l'uso vivo della societa contemporanea. Cosi, si puo assistere, nelle Stanze del Poliziano, scritte nell'epoca e nell'ambiente di Lorenzo de' Medici, ad una rinascita letteraria e poetica del volgare.