著者
岩倉 翔子
出版者
イタリア学会
雑誌
イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
巻号頁・発行日
vol.46, pp.175-190, 1996

Una missione diplomatica giapponese, comunemente conosciuta come "Missione Iwakura", visito l'Italia dal maggio al giugno del 1873, dopo essere stata negli Stati Uniti e in svariati paesi europei per piu f'un anno. Durante il suo soggiorno di circa un mese in Italia, l'ambasceria giapponese, sulla via di Napoli, il 21 maggio pote godere la visita alla Reggia di Caserta, in grazia dellaconsiderazione particolare del Re d'Italia. La maggior fonte giapponese di questa ambasceria e senza dubbio la relazione ufficiale intitolata "Tokumei Zenken Taishi, Bei-O Kairan Jikki (Diario della visita negli Stati Uniti ed in Europa dell'Ambasciatore Plenipotenziario giapponese)" in cinque tomi, redatta a Tokyo nel 1878, da uno dei membri dell'ambasceria, Kunitake Kume. Naturalmente essa descrive anche la visita al Parco e al Palazzo della Reggia di Caserta, che risulto essere indimenticabile per tutti i componenti dell'ambasceria. Tuttavia finora sappiamo solo cio che l'ambasceria stessa vide, senti e scrisse. In questo breve articolo l'autore ha messo in rilievo alcune fonti italiane finora poco conosciute relative alla visita dell'ambasceria alla Reggia di Caserta. Si tratta della corrispondenza tra il Ministero della Real Casa e l'amministrazione della Real Casa di Napoli, conservata presso l'Archivio Centrale di Stato. Il primo gruppo di lettere o telegrammi testimonia di quanti preparativi vi siano stati da parte italiana per accogliere l'importante ospite dall'Estremo Orente. Il secondo gruppo, a cui apartiene anche una specie di resoconto della visita, chiarisce lo svolgimento della giornata dall'arrivo a Caserta fino alla partenza dell'ambasceria. Il terzo gruppo tratta d'un argomento particolare, e cioe del rimborso delle spese occorse in quell'occasione. In conclusione, le fonti italiane sono complementari a quelle giapponesi, fornendoci informazioni inedite su fatti che ci permettono di completare il quadro che emerge dalla relazione giapponese sulla visita dell'ambasceria alla Reggia di Caserta.
著者
岩倉 翔子
出版者
イタリア学会
雑誌
イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
巻号頁・発行日
no.39, pp.62-79, 1989-10-20

Cap. introduttivo : l'A. descrive l'ambito sociale entro cui si svolse l'attivita del pittore Neri di Bicci e fornisce dell' artista l'indispensabile collocazione storica ; cerca di chiarire quale fortuna ebbe il N. nella storia della critica d'arte, da Vasari ai giorni nostri, rilevando come l'inportanza del N. sia legata, piu che al valore della sua opera pittorica, al testo delle Ricordanze : esso offre infatti numerose notizie inedite sull'ambiente artistico fiorentino di allora. Cap. I : l'A. descrive l'interessante quadro familiare in cui crebbe il N. : iniziato alla carriera di pittore dal padre, che gia teneva una bottega d'arte piuttosto conosciuta, il nostro pittore divenne poi suo collaboratore e alla morte del padre ne continuo l'attivita. Cap. II : la data su cui si aprono Le Ricordanze-che il N. continuo a scrivere finoal 1475-e il marzo 1453, ma questa data deve essere esaminata da vari punti di vista. Cap. III : il manoscritto originale delle R. attualmente e conservato nella Biblioteca della Galleria Nazionale degli Uffizi di Firenze, con la segnatura "Manoscritto 2", dove esso giace dal I ottobre 1785. Queste R., che N. stesso dichiara di essere "segniato D" fanno supporre l'esistenza di altri testi, presumibilmente contrassegnati da A a C ; e in effetti, nelle R. s'incontra una citazione delle R. C. Cap. IV : l'A. traccia una cronologia delle diverse utilizzazioni critiche hora fatte delle R. : da Baldinucci, letterato del Seicento, fino a Cohn nel nostro secolo : e fra tutte, quella di Milanesi sembra la piu influente. Cap. V : per quanto riguarda la vicenda della trascrizione del manoscritto originale, l'iniziatore in tal senso appare Poggi ; ma il suo lavoro, seppur meritevole, si limita a una edizione parziale che egli corredo d'una serie di note. Quasi mezzo secolo dopo Poggi, Santi ha finalmente pubblicato una trascrizione completa del testo che offre al lettore competente un utilissimo ed esauriente documento ; al testo si aggiunge un' introduzione accurata ed ampia, che tratteggia da vari punti di vista l'ambiente artistico e culturale in cui N. svolgeva la sua attivita. Conclusione ; l'A. riassume una serie di scritti di artisti quattrocenteschi-come Alberti, Ghiberti, Cennini eec-, al cui confronto le R. di N. rivelano una maggiore concretezza, un piu preciso valore di documento ; esse appaiono in altri termini come la piu originale testimonianza dell' attivita quotidiana d'un pittore quattrocentesco minore. In una successiva e piu minuziosa analisi delle R., l'A. mostrera quale specie di coscienza, di gusto e di esigenza artistica avesse la piccola borghesia di allora ; e come l'attivita d'un pittore-considerato, dal punto di vista della storia dell'arte rinascimentale, ne geniale ne rinomato, ma piuttosto mediocre e divulgativo-si svolgesse in conformita al gusto e al desiderio della suddetta classe. Tale ricerca si rivolgera dunque verso quegli aspetti-soprattutto sociali-della storia artistica del Quattrocento italiano, ancora non completamente messi in luce.