- 著者
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田島 容子
- 出版者
- イタリア学会
- 雑誌
- イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
- 巻号頁・発行日
- no.48, pp.227-251, 1998-10-20
La presente studio tratta del panorama generale dei vari aspetti che si riferiscono alla voga dell'opera nella societa veneziana del diciassettesimo secolo. I principi sulla espressione musicale della Camerata fiorentina, basati sugli studi della tragedia greca antica, avevano fatto nascere lo stile del recitar cantando, e i drammi per musica coi recitativi furono rappresentati nelle feste delle varie corti d'Italia. L'opera lirica di carattere aristocratico del primo periodo serviva come divertimento per la gente di corte, grazie alla sua letterarieta di alto livello e la bellezza stilisticamente elaborata. Ma, sin da quando l'opera venne conosciuta nella Serenissima Repubblica Veneta nell'anno 1637, situazione riguardante l'opera subi dei cambiamenti sostanziali. Il successo della "L'Andromeda" rappresentata al Teatro S. Cassiano Nuovo suscito l'interesse della classe dei borghesi della citta di Venezia che cercava una nuova forma di attivita economica. Di conseguenza furono costruiti altri nuovi teatri in un brevissimo spazio di tempo, si consolido una forma amministativa di base economica, e fino alla fine del diciasettesimo secolo furono rappresentate persino circa 360 opere in 16 teatri. A differenza dell'opera umanistica di corte, quella veneziana del secolo in questione veniva prodotta, tenendo conto sopratutto del gusto degli spettatori e dei guadagni economici, e in questa maniera si realizzarono dei cambiamenti rapidi e notevoli sotto vari aspetti, che cagionarono cosi una produzione in serie di bassa qualita e spingendola verso la decadenza stilistica. Era molto raro nell'Europa occidentale del diciassettesimo secolo, ove stave consolidandosi l'assolutismo nel campo politico, produrre opere artistiche, non quale forma di divertimento monopolizzata dalla classe privilegiata della societa, ma per soddisfare la domanda e il bisogno del popolo, e quindi mi sembra molto interessante esaminare a fondo la situazione che riguarda l'opera veneziana dell'epoca e seguire la storia della sua decadenza. I teatri pubblici a pagamento nati a Venezia, i palchi cumulativi, i nuovi tentativi in cerca di ampollosita nel meccanismo degli apparati e dei mutamenti di scene, il sipario, il proscenio, l'arco, l'orchestra, tutti questi elementi contribuirono molto alla diffusione dell'opera new vari paesi dell'Europa, quale mezzo lussuoso di divertimento D'altra parte, pero, l'incessante ricerca di una massima incivisita tramite la macchinosita scenografica e il fasto scenico, la tendenza eccessiva di frequenza di arie, spinsero oltre 50 mutamenti di scena durante una rappresentazione, spinsero la rappresentazione operistiche verso un complesso di effetti sontuosi di scena e di esibizionismo della tecnica dei cantanti, che accelerarono il cambiamento dell'opera stessa. I codici musicali contariniani della biblioteca di S. Marco sono un vasto campo aperto alla ricerca melodrammatica, campo che offre piu comuni notizie storiche dei drammi musicali rappresentati in Venezia. A quell'epoca al compositore della musica era riserbato il terzo posto, non solo il poeta, ma talvolta anche il macchinista era tenuto da piu del compositore. Pertanto i gran parte di spartiti operistici sono scartiti dopo la sua rappresentazione. Quindi la mancanza dei spartiti rende piu difficile di chiarire al processo di crescita dell'opera veneziana del diciassettesimo secolo. I codici contariniani sono costituiti da ben 120 manoscritti che sono ricche documenti per stabilire le cause dell'evoluzione operistica. Dall'analisi dei codici musicali contariniani, l'autrice della presente tesi cerca di esaminare il ruolo storico effettuato dall'opera veneziana del Seicento, alla luce di suoi contributi per lo sviluppo dell'opera europea, sia dal punto di vista funzionale che artistica, alla quale purtroppo non e stata attribuita finora una considerazione meritevole da parte della critica, probabilmente sopratutto a causa del suo carattere diverso.