著者
清瀬 卓
出版者
イタリア学会
雑誌
イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
巻号頁・発行日
no.45, pp.100-130, 1995-10-20

I quindici libri della Genealogia deorum gentilium di Giovanni Boccaccio sono un vero corpus mythologicum del Trecento che ebbe buona fortuna nei secoli successivi nella cultura europea.Malgrado il valore di primaria importanza che ha questo lavoro negli studia humanitatis nell'autunno del Medioevo, ci pare non sia ancora tanto studiato e riconosciuto quanto il Decameron capolavoro del Boccaccio narratore, da parte dei cultori sia della storia dell'Umanesimo che della letteratura italiana, eccetto l'insuperabile Hortis che svolse ricerche sulle fonti delle opere latine. Nel presente saggio, attraverso una lettura analitica del testo latino del libro XIV, abbiamo provato a mettere in chiaro l'idea boccaccesca della poesia, che verra considerata come un punto di riferimento per gli studi sulla teoria letteraria nel Rinascimento italiano. Mentre il libro XV tratta di un tipo dell'apologia del poeta stesso che, quindi, racconta in un modo autobiografico la sua passione verso la poesia, il libro anteriore costituisce non solo le invectiva contro tutti quanti hanno capito male la poesia, ma anche l'encomion poesis dove il Boccaccio poeta verifica l'origine e la caratteristica dell'ideale poesia antica e moderna, spiegando nello stesso tempo come tema principale l'esegesi della fabula, ad esempio, nella historia della Dido virgiliana. I discorsi delle invectiva sono fatti contro gli undici argomenti proposti dagli accusatori : sull'inutilita della poesia ; sulla favolosita dei poeti ; sulla loro mancanza di eleganza e di urbanita ; sull'oscurita della poesia ; sulle sue bugie ; sulla sua lascivia e la sua vanita ; sulla sua decadenza morale ; sulla scimmia-imitatrice del filosofo ; sul pericolo della lettura della poesia ; sul buttar via i poeti dalla citta ; sul rifiuto assoluto delle "eorum<scenicas meretriculas>". Secondo Boccaccio, tutte le accuse derivano dal fatto che la maggior parte degli accusatori non ebbero ne voglia di capire la favola della poesia antica ne seppero interpretarla in modo giusto per penetrare la verita nascosta sotto la figura poetica, che e uguale a quella filosofica.E naturale che l'ultimo scopo delle invectiva sia la valutazione dell'ars poetica come la vera scienza ovvero la vera facultas tra le altre discipline e percio il riconoscimento del ruolo istruttivo assegnato alla poesia per la formazione umanistica della gioventu.

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こんな論文どうですか? ルネサンス文芸論序説 : 『異教の神々の系譜』第14巻におけるボッカッチョの詩学(清瀬卓),1995 http://id.CiNii.jp/MZ1jL

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