- 著者
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北田 葉子
- 出版者
- イタリア学会
- 雑誌
- イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
- 巻号頁・発行日
- no.48, pp.137-161, 1998-10-20
L'Accademia Fiorentina venne fondata nel 1542 con l'appoggio di Cosimo I de' Medici, duca di Firenze. Obiettivo dell'Accademia era quello di tenere lezioni e discussioni di argomento letterario e filosofico, e tradurre i classici greci e latini in italiano, in modo da istruire gli accademici stessi, sopratutto quelli piu giovani. L'Accademia fu costruita solo una decina di anni dopo il passaggio dello Stato di Firenze da Repubblica a Principato, quando il principe Cosimo I aveva cominciato a concentrare su di se il potere. Proprio in questo periodo, la cultura fiorentina subi dei cambiamenti. Attualmente numerosi studi tentano di ricollegare il cambiamento politico alla cultura e di metter a fuoco il controllo del principe sulla cultura stessa. Anche l'Accademia Fiorentina e stata analizzata in questa prospettiva. E necessasrio tenere presente, pero, che Cosimo I non appoggio l'Accademia solo per poter controllare gli intellettuali, dato che il suo aiuto fu tangibile anche quando l'Accademia non era fiorente, ma in crisi. Da cio deduciamo che l'Accademia Fiorentina deve aver avuto una qualche funzione ed un ruolo specifico nel principato mediceo, come possiamo dedurre dall'esame degli annali e degli altri documenti dell'Accademia, specialmente quelli relativi alle riforme realizzate nel 1542, 1546, 1547 e 1553. Esaminando tali documenti e possibile studiare gli interventi di Cosimo I e di conseguenza capire la funzione ed il ruolo che il duca le aveva voluto assegnare. Dall'esame dei documenti derivano i seguenti risultati: 1) Cosimo intervenner in modo sempre piu evidente sull'Accademia, ma il suo intervento miro non solo a controllare gli intellettuali, ma anche a mantenere una regolare attivita dell' Accademia stessa. Infatti, con le sue riforme egli costrinse gli accademici a adempiere al proporio dovere, cioe a fare lezioni, a comporre versi e prose, a tradurre opere di greci e latini. Queste riforme comunque non contenevano quasi mai capitoli relativi a questioni politiche e morali. Le riforme non limitarono in nulla gli accademici, ma li obbligarono pero a lavorare. 2) Cosimo cerco di dare autorita all'Accademia concedendole privilegi e premi. Per esempio, al suo consolo fu assegnato il ruolo di rettore dello Studio Fiorentino, oltre a quello di essere ammesso al Consiglio dei Duecento, una istituzione di Stato. I magistrati dell'Accademia erano pagati dallo Stato e subito dopo la fondazione dell'Accademia, Cosimo le forni una sede. 3) Nelle "Costituzioni" dell'Accademia sempre piu aumentarono i capitoli che riguardavano le cerimonie e la gerarchia all'interno dell'Accademia stessa. Consideranodo questi cambiamenti, possiamo concludere che Cosimo I voleva un centro culturale con cui non solo controllare gli intellettuali che potevano essere pericolosi per il principato, ma anche attirare quelli che servivano al principe stesso. Tale centro culturale forse si collegava allo sviluppo della corte medicea che si stava creando a Firenze in questo periodo. A Cosimo erano necessari cortigiani e nobili che formassero la sua corte e la adornassero. Quindi considerando che qualche volta partecipavano alle attivita dell'Accademia anche ospiti forestieri celebri come il cardinale Pietro Bembo e i magistrati fiorentini, e considerando che la frequentavano assiduamente i professori di Studio Pisano e famosi letterati, possiamo concludere che l'Accademia Fiorentina era un centro in cui si riunivano gli intellettuali e i nobili fiorentini, proprio come una corte.