著者
上田 恒夫
出版者
美学会
雑誌
美学 (ISSN:05200962)
巻号頁・発行日
vol.29, no.3, pp.55, 1978-12-30 (Released:2017-05-22)

In questo saggio si propone la possibilita della relazione tra Anagni e la pittura carolingia. L'affresco dei Ventiquattro Seniori dell'Apocalisse della cripta della Cattedrale di Anagni, eseguito verso la fine della prima meta del '200, occupa un posto raro nell'Italia medioevale per la composizione "concentrica". Gli occhi e le linee delle braccia dei Ventiquattro, disposti in fila lungo il margine della conca dell'abside, convergono su l'Agnello. Tale composizione non pare di avere antecedenti ne nella tradizione romana, benche a partire dalla facciata della vecchia S. Pietro al Vaticano (V sec.) avesse realizzato rappresentazioni monumentali del tema, ne nella pittura bizantina dove i temi apocalittici erano stati proibiti a lungo ufficialmente. L'esame delle opere esistenti o conosciute tramite dei disegni rimastici fa supporre che la pittura carolingia sia l'origine di quella composizione del tema. Gli esempi sono : il mosaico della cupola della cappella Palatina di Carlomagno ad Aquisgrana (la quale composizione antica si ricostruisce da un'incisione del Ciampini) e una miniatura del Codex Aureus di St. Emmeram a Ratisbona. Il legame di composizione cosi stretto tra Anagni e la pittura carolingia derivererebbe allora da un supposto soggiorno ad Aquisgrana (1047-49) del papa Gregorio VII che era in amicizia col vescovo Pietro, fondatore della presente Cattedrale di Anagni.