著者
落合 理恵子
出版者
イタリア学会
雑誌
イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
巻号頁・発行日
no.56, pp.71-95, 2006-10-21

Giraldi Cinzio rappresento il suo dramma satiresco Egle nel 1545 a Ferrara allo scopo di ricostruire quello greco antico. II suo tentative non ebbe molto successo, ma dal punto di vista storico teatrale, l'Egle e considerata importante perche ha portato alia nascita della favola pastorale. Ciononostante non e ancora stato dimostrato come l'Egle sia effettivamente legata alla nascita della favola pastorale, ne si e trattato il contenuto dell'opera. Cerchero dunque di mettere in evidenza il tema e la drammaturgia dell'Egle per capire il rapporto tra quest'opera e la nascita della favola pastorale. Prima di tutto, perche il Giraldi intese ricostruire il dramma satiresco antico? Per rispondere a questa domanda, e opportune riferirsi alia sua Lettera overo discorso sovra il comporre le satire atte alla scena (1554) in cui si puo trovare il motivo per cui scrisse l'Egle. Dice che "fu cominciata la satira, la commedia e la tragedia imperfettamente, e poscia ciascuna d'esse fu condotta a poco a poco alia sua perfezione". Secondo lui, ciascun genere di teatro si perfezionerebbe solo dentro di se e non potrebbe diventare un altro. Siccome la tragedia e la commedia antica hanno gia raggiunto un livello di perfezione, soltanto il dramma satiresco e suscettibile di perfezionamento. E il Giraldi, in quanto severo classicista, sentiva la missione di portarlo allo stesso livello delle altre due. Trattero adesso il tema e la drammaturgia dell'Egle, analizzando il ruolo dei personaggi principali. Gli "dei silvestri" che sono satiri inferiori rispetto agli "dei celesti", ricorrono ad artifici per avere le ninfe, e hanno un ruolo comico derivante dal loro umore rozzo e malvagio. Piu di tutti Sileno, libidinoso che fa delle scene lascive con la compagna Egle, la quale prima era una delle ninfe di Diana che poi ha lasciato. Questa coppia dissoluta sempre avida di vino rappresenta il vizio in un ruolo satiresco, lascivo e osceno. Le ninfe, invece, completamente devote a Diana, incarnazione della virtu, quasi "monache" del mondo reale, provocano il "terrore" e la "compassione" degli spettatori nel punto culminante in cui si trasformano in piante e alberi, e suscitano il pianto tragico. Tutto questo corrisponde alla definizione del dramma satiresco del Giraldi nella Lettera: "La satira e imitazione di azione perfetta di dicevole grandezza, composta al giocoso et al grave con parlare soave, le membra della quale sono insieme al suo luogo per parte e per parte divise, rappresentata a commovere gli animi a riso et a convenevole terrore e compassione". Qual e il rapporto tra l'Egle e Il Sacrificio (1554) di Agostino Beccari, considerate come la prima favola pastorale? Si potrebbe rispondere cosi: ispirandosi all'Egle in cui le ninfe parlano liberamente in scena dell'amore, anche Beccari le fa discutere con i pastori; nel Sacrificio il mondo "boschereccio" e presentato con la stessa forma della tragedia tradizionale (cinque atti con prologo e coro in endecasillabi sciolti) dell'Egle. Si possono ritrovare questi due elementi essenziali della favola pastorale anche nell'Aminta e nel Pastor fido. E anche vero che il Beccari ha eliminato gli elementi satireschi veri e propri: le scene rozze e lascive di Egle e Sileno; presenza solo dei personaggi mitologici (ninfe e semidei). Per di piu egli ha scritto una storia d'amore di pastori e ninfe a lieto fine, ignorando l'idea del Giraldi che aveva cercato di provocare "terrore" e "compassione" senza un lieto fine. Fondendo la forma dell'egloga tradizionale (che deriva da Virgilio passando per Sannazaro) con quella del dramma satiresco, il Beccari, ironicamente, ha eliminato gli elementi satireschi rozzi e lascivi per creare un nuovo teatro, la "favola pastorale". Non possiamo quindi dimenticare che la composizione e il successo del Sacrificio non sarebbero stati possibili senza il tentative di Giraldi.