著者
Capasso Carolina
出版者
神戸女学院大学
雑誌
神戸女学院大学論集 (ISSN:03891658)
巻号頁・発行日
vol.49, no.2, pp.109-143, 2002-12

Il prete siciliano Giovanni Battista Sidotti, approdato in Giappone il 29 agosto del 1708,sottoposto l'anno seguente all'interrogatorio mediato dal filosofo confuciano Arai Hakuseki, e morto nel 1714 nella prigione cristiana di Edo, e l'ultimo missionario del periodo Tokugawa. Il suo nome, conosciuto attraverso alcuneopere famose di Hakuseki, "Seiyou kibun" e "Sairan lgen", e diventato persino argomento di letteratura contemporanea. Tuttavia la sua immagine non riesce a superare quella generica di un missionario europeo qualsiasi. Probabilmente perche la maggior parte degli studi su di lui ha il limite di essere un'appendice agli studi su Hakuseki. In questa tesi mi propongo di riflettere sul personaggio Sidotti, come missionario di un'epoca caratterizzata da opinioni contrastanti, vale a dire il periodo dopo la controriforma cattolica. Tramite un'analisi dell'epoca e dell'ordine religioso cui apparteneva il nostro, sara possibile arrivare a tracciare una sua immagine il piu possibile attendibile. Come prova del fatto che gli studi per una vera identificazione di Sidotti siano ancora agli inizi, sara sufficiente la confusione che regna a proposito dell'ordine religioso di appartenenza. In particolare, dopo la riforma religiosa degli inizi del XVI secolo, e la conseguente moltiplicazione delle interpretazioni teologiche, per cui non si riesce piu a distinguere nettamente tra eretico e ortodosso, l'identita di ciascun ordine religioso diventa di fondamentale importanza. La maggior parte dei documenti giapponesi vogliono Sidotti ora gesuita, ora francescano; ma si tratta di supposizioni prive di fondamento, che lasciano ampio spazio ad altre ipotesi. Preziosi si sono rivelati i dialoghi con Hakuseki. L'identita di Sidotti si intravede, in particolare, quando si affrontano problemi di teologia : la sua posizione rispetto ad alcune controversie intracattoliche appare quella di Propaganda Fide, cioe di un misurato equilibrio e di una cauta tolleranza. L'obiettivo di questa tesi, cioe dare un volto ad un missionario che fino ad oggi era stato considerato quale semplice postilla di una presenza piu imponente, quella di Hakuseki, si inserisce nel tentativo di ridipingere il quadro dell'incontro tra Hakuseki e Sidotti e, quindi, dello scambio culturale, sotto una diversa e, forse, oggettiva angolazione.