- 著者
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三浦 逸雄
- 出版者
- イタリア学会
- 雑誌
- イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
- 巻号頁・発行日
- no.21, pp.11-24, 1973-03-20
Sulla causa dell'apparizione della macchia della luna, Dante esprime diverse opinioni nel Convivio e nel Paradiso. Quanto a quella conoscenza astronomica, da dove Dante ha preso questa conoscenza? Mi sembra che egli abbia trovato questa conoscenza dall'astrologia nella quale credeva il popolo italiano ai giorni di Dante. Nell'astrologia, l'osservazione astronomica e fatta solo con le relazioni fra stelle e pianeti. Dunque, quanto alla costruzione integrale del cielo, Dante avrebbe studiato l'astronomia di Tolomeo, ma adesso io non posso affermare che Dante lo abbia letto. Dante forse uso l'astronomia di Alfraganus che contiene i riassunti del testo originale di Tolomeo. Ma durante il suo esilio, e molto difficile che Dante sia andato in viaggiocoi testi voluminosi di Alfraganus, e inoltre si mettesse a consultarli. Noi non abbiamo nessuna evidenza che Dante abbia incontrato Ristorod'Arezzo personalmente e credo che si puo dire che prima di scrivere il Convivio, Dante abbia letto alcuni testi originali alfragani o altri libri arabi nel convento di Ristoro. Dante usava scrivere i suoi saggi senza nessuna referenza, ma nel caso di fra Ristoro egli menziona chiaramente il nome di Alfraganus almeno due volte. Dante fu un uomo fortunato che nacque in un'epoca favorevole. Se Dante fosse nato due secoli avanti, avrebbe avuto delle idee sul Cielo insegnate dalla dogmatica ortodossa e eretica. Se Dente fosse nato tre secoli dopo, avrebbe avuto le nozioni astronomiche di Copernicus, Galileo e Kepler. Pero la grande struttura della Divina Commedia non sarebbe stata realizzata.