- 著者
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上村 忠男
- 出版者
- イタリア学会
- 雑誌
- イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
- 巻号頁・発行日
- no.24, pp.58-71, 1976-10-01
L'avvento di Giolitti e il suo "nuovo indirizzo" nel febbraio 1901 si e definito da Filippo Turati e la maggioranza del P.S.I.un avviamento del "periodo della conquista" per il proletariato italiano. In questo atteggiamento turatiano davanti al "nuovo indirizzo" di Giolitti, l'Autore individua un caso tipico della concezione sociale-democratica della egemonia nell'eta imperialista, basato, soprattutto, su un'interpretazione del problema politico in Italia, esso e costituito da due fattori, cioe, del conato reazionario da parte del "superstite medioevo economico e morale, vecchie e nuove baronie" del Sud e del programma rinnovatore di "una borghesia vera e propria, giovane, intraprendente, moderna, " l'uno opposto inconciliabilmente e con una necessita storica -forse, si e supposta, all'inglese- all'altro, e, quindi, nella convinzione sulla efficacia politica di un' alleanza "tattica" elaborata e praticata negl'anni di "fine di secolo." In un prossimo articolo, l'Autore cerchera di chiarire alcuni significati storici di questa concezione turatiana, esaminando una critica di Gaetano Salvemini che, attraverso una sottile analisi della societa meridionale, fece notare, invece, un sostanziale accordo d'interessi classista-politici tra i sopraddetto fattori, e, aspramente denunciava la politica di Giolitti, continuatrice deteriore del "trasformismo" tradizionale piuttosto che non apportatrice di un "periodo della conquista" per il proletariato italiano.