著者
阿部 史郎
出版者
The Association of Japanese Geographers
雑誌
地理学評論 (ISSN:13479555)
巻号頁・発行日
vol.78, no.7, pp.474-485, 2005-06-01 (Released:2008-12-25)
参考文献数
15
被引用文献数
2

本稿は,製造業が製品の納入において高速道路をどのように利用しているのかを,JITが典型的にみられる自動車部品産業の事例を用いて明らかにする.製品ごとに事業所間分業が行われているため,工場は分散していても製品の納入の空間はどの企業も広い.納入先までの距離が長いと高速道路の利用が高まる.企業が高速道路を利用する場合は,輸送において輸送時間の短縮と定時性の確保を重視している場合である.これは安定した生産を行うためである.企業が高速道路を利用しない場合は,輸送費の削減を重視している場合である.高速道路の利用には納入先の影響もある.下請のピラミッドの階層が下がると製品の単価が下がり,納入先からのコストの要求が厳しくなる.そのため輸送時間の短縮と定時性の確保を重視しているとしても,比重としては輸送費を無視できなくなる.
著者
阿部 史郎
出版者
イタリア学会
雑誌
イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
巻号頁・発行日
no.4, pp.67-75, 1955-12-30

Lo studio dell'evoluzione del pensiero del De Sanctis sul realismo e in sostanza quella del verismo. E degno di nota che questa evoluzione e divisa dall'anno 1848, in due, l'anno della revoluzione di Parigi. La sua posizione prima della rivoluzione e quella di un dirigente del Romanticismo. Quella dopo il 1848, sotto l'influenza dell' Estetica di Hegel, tradotta dal Bernardo nel 1850, la filosofia di Compte e sopratutto di Zola tende verso il verismo. Le relazioni fra il De Sanctis e lo Zola cominciavano dopo il 1877 ed e un fatto molto interessante e degno di studio, ma io qul prendo in considerazione solo la posizione del De Sanctis circa il realismo.
著者
阿部 史郎
出版者
イタリア学会
雑誌
イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
巻号頁・発行日
no.40, pp.227-242, 1990-10-20

Il periodo storico, che conclude con L'illuminismo, il crollo di Napolenoe e il subito ritorno della Restaurazione offre un paesaggio letterario assai complicato e dramatizzato. E ben tenere presente questa clima della precedente storia per comprendere precisamente la polemica romantica. Per esempio, Ugo Foscolo, lo scrittore di Ultime lettere di Jacopo Ortis uno degli incunaboli romantici, era in colmo dei sensi nuovi e romantici, ma tenne l'inclinazione verso il classicismo. Non sarebbe esagerante di dire che la posizione di Foscolo si situa Romanticismo e Classicismo. Si direbbe anche lo stesso per quanto alla posizione di Madame de Stael, che e romantica molto conosciuoa, Giordani, compilatore di Biblioteca italiana e classicista. L'ultimo l'esorto di scrivere un articolo alla sua classica rivista Bibliooeca itatiana. L'accordo, sebbene la distinzione precisa d'ideologia, che univa due scrittori sembra lacerare l'atmosfera stagnante di Restaurazione dopo il crollo di Napoleone. In seguito a un articolo della Madame de Stael apparso sul fascicolo di gennaio della Biblioteca italiana la polemica romantica ebbe inizio in Italia. Il Giordani non aveva previsto quali conseguenza gravissima fosse destinato a provocare l'articolo della Stael. Non pensava che dovesse costituiire l'occasione tempestiva per un riesame della cultura italiana, tradizionalmente classicistica e retorica. L'articolo della Stael si presentava come una traduzione sui modi del tradurre, pero allargandosi e congruendosi dei motivi molti e diversi risultava che rimproverava a molti scrittori italiani, specialmente evocava le reazioni clamorosi dei classici a causa l'attacco verso l'imitazione dei classici, Greci e latine. Stael consigliava di fare proprio il piu aperto paesaggio delle moderne letterature europee. I letterati italiani si divisero in romantici e antiromantici o classici. La polemica divenne un fatto di letterature assorbendo in se preoccupazione politiche e spunti sociali, in somma risorgimentale. I rappresentanti dei romantici sono i critici giovani e militanti raccolti attorno al Conciliatore. Ludovico di Breme, il Borsieri e Berchet ecc. Se l'articolo della Stael evocava solo l'anelito di romanticismo il Romanticismo italiano non pareva avere la differenza specifica tra quelli nordichi. In questo punto rientrano le considerazioni sociologiche di Berchet. I principi che Berchet insisteva erano la letteratura popolare e quella subordinata a questo scopo e emanipatasi da ogni regola. In questo modo romanticismo includendo i popoli maggiori di une nazione era non piu la denominazione di una scuola o di un gruppo, ma divenne risorgimentale.
著者
阿部 史郎
出版者
イタリア学会
雑誌
イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
巻号頁・発行日
no.27, pp.1-5, 1979-03-03

La linea di sviluppo della letteratura nieviana appare gia definita fin dagli "Studi sulla poesia popolare e civile massimamente in Italia", opera nella quale il Nievo pose le basi della propria attivita futura. Il Nievo sosteneva negli "Studi" la necessita della presenza dell'elemento "popolare" nella letteratura. De Luca, insigne studioso del Nievo, manifesta questa opinione a proposito del significato del termine "popolare" : "Mentre il Berchet, facendo poesia popolare ha di mira un "popolo" in senso ristretto, cioe gli individui della classe intermedia tra la nbilta dei cosmopoli "i parigiani" e la plebe dei "balordi calzati e scalzi" "gli ottentotti", invece il Nievo punta direttamente proprio sulle plebi rurali, sugli "ottentotti". Il Nievo fu senza dubbio un osservatore attento e appassionato della vita rurale delle regioni a lui familiari, il Veneto ecc., ed e facile cogliere nell'arte sua l'impronta di questa consuetudine della campagna da cui nasce nel Nievo un amore sincero per l'umile gente dei campi. D'altro canto, pero non mi sembra essere vero che il Nievo avesse sufficiente coscienza delle miserevoli condizioni in cui vivevano gli umili dei campi, come invece afferma il De Luca. Se descrivere la realta sociale delle campagne per il Nievo significa non soltanto soddisfare al richiamo della moda, ma perseguire la sua ideologia letteraria, i risultati che lo scrittore raggiunge non sono abbastanza soddisfacenti. Gia trovavamo negli "Studi" dei precisi limiti ideologici dovuti a insufficiente meditazione del problema che attestano l'immaturita di questo tentativo. Gli "Studi" risultano quindi un tentativo inadeguato : tuttavia in essi sono presenti numerosi spunti che troveranno il loro sviluppo nelle successive opere del Nievo, e innegabilmente il primo di questi e l'idea della necessita dell'elemento popolare nella letterratura. L'amore per l'umile gente dei campi si manifesta nelle novelle apparse in vari periodici fra il 1855 ed il 1859 e riunite poi nel "Novelliere campagnolo". Fra esse, in particolare "La nostra famiglia di campagna" e indicativa dell'orientamento delle novelle campagnole che seguono. Il Nievo comincia dichiarando la propria intenzione di descrivere "per ischizzi e profili quella parte piu pura dell'umana famiglia che vive nei campi ; e per vivere intendo io lavorare in essi di braccia…ammirateli ed amateli(i contadini)…Al qual effetto non e d'uopo scrivere librattolo come malamente ho fatto io, ma avvicinarli, conoscerli, istruirli…" e alla fine il Nievo suggerisce una proposta, sia economia che politica, mirante a migliorare la loro situazione. Pero questa proposta non viene sviluppata in modo univoco e rettilinio nelle novelle campagnuole. In esse confluiscono varie disposizioni ideologiche, stilistiche e politiche, e gli esiti letterari che esse producono, risultano immaturi. Il Nievo lascia incompleta un'opera intitolata "Pescatore d'anime", iniziata prima della sua partenza per la Sicilia da dove non doveva piu ritornare. "Pescatore d'anime e soltanto un abbozzo ma e indicativo dell'orientamento dell'ultimo Nievo in cui le contraddizioni vengono completamente superate. Il Nievo fa sostenere al protagonita di questo abbozzo, Lorenzo Foschiani, le rivendicazioni sociali e politiche dei contadini. In questo saggio intendo chiarire l'oscillazione degli orientamenti della letteratura nieviana fra "La nostra famiglia di campagna" e "Pescatore d'anime" esaminando le novelle campagnuole una dopo l'altra."