- 著者
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阿部 史郎
- 出版者
- イタリア学会
- 雑誌
- イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
- 巻号頁・発行日
- no.27, pp.1-5, 1979-03-03
La linea di sviluppo della letteratura nieviana appare gia definita fin dagli "Studi sulla poesia popolare e civile massimamente in Italia", opera nella quale il Nievo pose le basi della propria attivita futura. Il Nievo sosteneva negli "Studi" la necessita della presenza dell'elemento "popolare" nella letteratura. De Luca, insigne studioso del Nievo, manifesta questa opinione a proposito del significato del termine "popolare" : "Mentre il Berchet, facendo poesia popolare ha di mira un "popolo" in senso ristretto, cioe gli individui della classe intermedia tra la nbilta dei cosmopoli "i parigiani" e la plebe dei "balordi calzati e scalzi" "gli ottentotti", invece il Nievo punta direttamente proprio sulle plebi rurali, sugli "ottentotti". Il Nievo fu senza dubbio un osservatore attento e appassionato della vita rurale delle regioni a lui familiari, il Veneto ecc., ed e facile cogliere nell'arte sua l'impronta di questa consuetudine della campagna da cui nasce nel Nievo un amore sincero per l'umile gente dei campi. D'altro canto, pero non mi sembra essere vero che il Nievo avesse sufficiente coscienza delle miserevoli condizioni in cui vivevano gli umili dei campi, come invece afferma il De Luca. Se descrivere la realta sociale delle campagne per il Nievo significa non soltanto soddisfare al richiamo della moda, ma perseguire la sua ideologia letteraria, i risultati che lo scrittore raggiunge non sono abbastanza soddisfacenti. Gia trovavamo negli "Studi" dei precisi limiti ideologici dovuti a insufficiente meditazione del problema che attestano l'immaturita di questo tentativo. Gli "Studi" risultano quindi un tentativo inadeguato : tuttavia in essi sono presenti numerosi spunti che troveranno il loro sviluppo nelle successive opere del Nievo, e innegabilmente il primo di questi e l'idea della necessita dell'elemento popolare nella letterratura. L'amore per l'umile gente dei campi si manifesta nelle novelle apparse in vari periodici fra il 1855 ed il 1859 e riunite poi nel "Novelliere campagnolo". Fra esse, in particolare "La nostra famiglia di campagna" e indicativa dell'orientamento delle novelle campagnole che seguono. Il Nievo comincia dichiarando la propria intenzione di descrivere "per ischizzi e profili quella parte piu pura dell'umana famiglia che vive nei campi ; e per vivere intendo io lavorare in essi di braccia…ammirateli ed amateli(i contadini)…Al qual effetto non e d'uopo scrivere librattolo come malamente ho fatto io, ma avvicinarli, conoscerli, istruirli…" e alla fine il Nievo suggerisce una proposta, sia economia che politica, mirante a migliorare la loro situazione. Pero questa proposta non viene sviluppata in modo univoco e rettilinio nelle novelle campagnuole. In esse confluiscono varie disposizioni ideologiche, stilistiche e politiche, e gli esiti letterari che esse producono, risultano immaturi. Il Nievo lascia incompleta un'opera intitolata "Pescatore d'anime", iniziata prima della sua partenza per la Sicilia da dove non doveva piu ritornare. "Pescatore d'anime e soltanto un abbozzo ma e indicativo dell'orientamento dell'ultimo Nievo in cui le contraddizioni vengono completamente superate. Il Nievo fa sostenere al protagonita di questo abbozzo, Lorenzo Foschiani, le rivendicazioni sociali e politiche dei contadini. In questo saggio intendo chiarire l'oscillazione degli orientamenti della letteratura nieviana fra "La nostra famiglia di campagna" e "Pescatore d'anime" esaminando le novelle campagnuole una dopo l'altra."