著者
児嶋 由枝
出版者
イタリア学会
雑誌
イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
巻号頁・発行日
vol.65, pp.167-188, 2015 (Released:2017-03-27)
参考文献数
145

Nel Museo dei Ventisei Martiri della città di Nagasaki si conserva un kakejiku (pittura su rotolo di carta) denominato Madonna della Neve, tramandato dai cristiani clandestini della zona di Sotome, in provincia di Nagasaki. Questo dipinto è stato attribuito a uno o più discepoli di Giovanni Cola, pittore e gesuita originario del Regno di Napoli e fondatore di una sorta di accademia di Belle Arti in Giappone. I discepoli di Cola, per rispondere all’incremento della richiesta di immagini sacre da parte dei cristiani giapponesi, riproducevano immagini di incisioni o di pitture portate dai missionari dall’Europa. Nelle epistole e nelle relazioni eseguite dai Gesuiti in Giappone si legge che i discepoli di Cola erano così bravi che anche gli occidentali facevano fatica a distinguere gli originali portati dall’Europa dalle copie eseguite in Giappone. Il nome autentico del gesuita-pittore, tuttavia, non risultava registrato con chiarezza, essendo indicato talvolta nei documenti e registri della Compagnia sotto varie forme, quali ad es. Niccolò, Nicolao, Nicolaus e Cola. Dalle ricerche eseguite sui documenti consultabili presso l’Archivio diocesano di Nola, sua città natale, risulta però che il nome esatto deve essere Cola. Sembra inoltre molto probabile che questi, prima del suo ingresso nella Società di Gesù, abbia lavorato a Napoli come apprendista presso la bottega di Giovanni Bernardo Lama, sempre di Nola. Sul titolo Madonna della Neve pesano poi diversi dubbi e a tale proposito sono state avanzate varie proposte, che sembrano concludere che il titolo originario sarebbe stato Immacolata Concezione oppure Madonna con Cristo dormiente. Tuttavia, alla luce delle analisi iconografiche, storiche e religiose, è ragionevole affermare che il titolo autentico sia stato effettivamente Madonna della Neve. Nel periodo della Riforma cattolica o Controriforma, infatti, la Chiesa tendeva ad esaltare le immagini taumaturgiche ereditate del periodo medioevale, quale ad es. l’icona denominata Salus populi romani di Santa Maria Maggiore a Roma e la Madonna della “Antigua” della Cattedrale di Siviglia. A questo si aggiunge il fatto che in Giappone permangono anche tracce, risalenti allo stesso periodo, che sembrano indicare la venerazione della Madonna della Neve. Per esempio, a Sotome, dove si trovava la Madonna della Neve attualmente conservata a Nagasaki, si tramandava tra i cristiani clandestini una storia miracolosa, giapponesizzata, che riguardava la Madonna della Neve. All’arrivo dei gesuiti nell’isola di Iki nel 1578, inoltre, la prima messa venne celebrata proprio il 5 agosto, ricorrenza della Madonna della Neve. Interessante è inoltre il confronto che mette in luce aspetti affini fra la Madonna di Nagasaki e una tavola raffigurante la Madonna col Bambino dell’altare maggiore della Chiesa Madre di Francofonte in provincia di Siracusa. La similitudine riguarda non l’aspetto stilistico ma quello compositivo e permette di evidenziare come anche le parti danneggiate del dipinto siano quasi uguali. La tavola di Francofonte, eseguita nel Quattrocento, venne venerata come Madonna della Neve solo dagli anni Settanta del XVI secolo a causa di un miracolo legato alla neve. È significativo il particolare della storia secondo il quale già allora la tavola aveva subito gli stessi danni visibili oggi. La copia di questa tavola doveva quindi imitare anche queste parti: nel periodo della Riforma, infatti, anche i danni presenti sulle immagini miracolose del Medioevo erano considerati importanti.(View PDF for the rest of the abstract.)
著者
児嶋 由枝
出版者
上智大学
雑誌
上智史學 (ISSN:03869075)
巻号頁・発行日
vol.51, pp.157-176, 2006-11-30

平田耿二先生退職記念号
著者
樋笠 勝士 荻野 弘之 佐藤 直子 長町 裕司 O'LEARY Joseph 川村 信三 児嶋 由枝 竹内 修一 HOLLERICH Jean-c 村井 則夫
出版者
上智大学
雑誌
基盤研究(B)
巻号頁・発行日
2006

本研究は、平成18年度から21年度にわたる4年間の研究計画により、西洋中世における「美」の概念を、とくに新プラトン主義の受容と変容という課題に絞って、歴史研究を行うものである。本研究の独創性は「美」の概念について、古代末期思想家プロティノスに始まる新プラトン主義美学思想が、西洋中世キリスト教思想にどのような影響を与えたのかを解明する点にある。その思想の影響系列は、「美」を「光」と関係づけるキリスト教の伝統的な形而上学思想の原型をつくりだし、また典礼芸術等の芸術現象に展開する文化的基礎となる概念形成にも展開している。さらに中世の神学思想における超越概念にも影響を与える基本思想にもなっていることから、美学研究のみならず西洋中世思想研究の基礎研究にとって、本研究課題は思想史研究上の大きな意義を有するものとなる。
著者
児嶋 由枝
出版者
イタリア学会
雑誌
イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
巻号頁・発行日
no.50, pp.76-89, 2000-10-20

In documenti frammentari del XIV secolo troviamo alcuni riferimenti assai significativi ai fratres laborerii ecclesiae Sancti Donini, ossia ai frati della fabbrica del Duomo di Fidenza. Da queste testimonimance, si puo supporre che il Laborerio del Duomo Fidenza sia stato un organismo autonomo che si finanziava partecipando ai lavori delle fabbriche pubbliche e accettando offerte e donaziono. Pare inoltre che questi frati coabitassero nel domus laborerii. D interessante notare che non e mai utilizzato l'appellativo di fratres per le maestranze degli altri Laborerii del Borgo (ad esempio quello del monastero di S. Giovanni o della fortificazione delle mura, ecc.). Si potrebbe ipotizzare che i membri del Laborerio fidentino conducessero una vita comune e che i loro beni e la loro opera fossero sotto controllo collegiale. Fra le organizzazioni analoghe della medesima epoca ci sarebbero gli ospedali in servizio ai pellegrinin e agli infermi, indipendenti da capitolo, al quale originalmente questi enti erano connessi. Questi ospedalieri autonomi erano assimiliati a canonici regolari, raggruppati in forme di confraternite e si chiamavano fratres e sorores. Osservando questo fenomeno, non sarebbe impossibile che anche i fratres laborerii fossero stati analoghi in qualche maniera a canonoci regolari. Altri esempi simili possono essere i conversi dell'ambito monastico denominati pure frati, in particolare quello cistercense. Una parte dei conversi cistercensi erano esperti nei lavori della costruzione, probabilmente come i frati del Laborerio fidentino. E importante presumere che anche i frati del Laborerio fidentino siano stati specializzati in edilizia, in quanto da questa supposizione si potrebbe dedurre che per realizzare la parte architettonica del Duomo di Fidenza non fosse stato indispensabile l'intervento di Antelami, creduto da alcuni studiosi l'architetto dell'intera fabbrica. Le suddette osservazioni sono significative anche per riflettere sulle circostanze in cui gli elementi architettonici del gotico maturo francese penetrarono nel cantiere fidentino, molto probabilmente tramite i cistercensi.
著者
児嶋 由枝
出版者
上智大学
雑誌
基盤研究(C)
巻号頁・発行日
2010-04-01

12世紀後半の北イタリアでは、ロンバルディア・ロマネスクが独自の様式・図像を展開していた。すでにこの時期の北イタリア中世都市国家の聖堂に関わる美術の展開については研究が進められている。しかし、この展開に重要な役割を担ったとされる北イタリアの修道会美術に関してはいまだ多くが詳らかでなかった。こうした状況をふまえ、本研究では、エミリア地方の三修道院(キアラヴァッレ・デッラ・コロンバ、フォンテヴィーヴォ、カスティオーネ・ディ・マルケージ)に焦点をあてて調査を実施した。特にゴシック様式の導入、都市聖堂との関係、そしてアダムとエヴァ彫刻図像について新たな視点を提起することができた。