著者
西村 信弘 土井 教雄 上村 智哉 竹谷 健 林 丈二 葛西 武司 金井 理恵 山口 清次 岩本 喜久生 直良 浩司
出版者
公益社団法人 日本薬学会
雑誌
YAKUGAKU ZASSHI (ISSN:00316903)
巻号頁・発行日
vol.129, no.6, pp.759-766, 2009 (Released:2009-06-01)
参考文献数
21
被引用文献数
4 5

A traditional Chinese herbal medicine, Kampo medicine, maoto, has been widely used in the treatment of febrile symptoms caused by viral infection. This herbal extract granule for oral use, however, is not well accepted by infants or young children due to its unpleasant taste and odor. Therefore, we prepared Kampo medicine, maoto, suppository and investigated the pharmaceutical and clinical efficacy of the suppository. Kampo medicine, maoto, granules were micro-pulverized and homogeneously dispersed into Hosco-H15 to prepare suppositories containing 0.25 to 1.0 g herbal extract by the conventional fusion method. Content of l-ephedrine, an index compound of Kampo medicine, maoto, in the extract granules and suppositories was determined by using a high performance liquid chromatographic method. Physicochemical experiments revealed that the suppository containing 0.5 g herbal extract had the most suitable melting point of 34°C. Contents of l-ephedrine in the suppository were constant, 93-96% of those in the same amount of the extract granules in different three lots. Upper and lower portions of the suppository had the same content of l-ephedrine. The suppository maintained more than 95% of l-ephedrine content through 6 months at 4°C, room temperature and 40°C, although maldistribution of the extract constituent was observed after storage at 40°C. The suppository was administered to 21 pediatric febrile patients at a dose of 1/3 to 2 full pieces depending on their body weight and physical status. Significant reduction (p<0.001) of body temperature from 39.5 to 37.5°C without serious adverse effects was observed in 17 patients who were monitored the clinical effects on the febrile symptoms. In conclusion, Kampo medicine, maoto, suppository was found to satisfy the physicochemical quality and quantity standards as well as to be clinically applicable to neonates, infants and children with viral febrile symptoms without any adverse effects.
著者
山口 清
出版者
イタリア学会
雑誌
イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
巻号頁・発行日
no.8, pp.1-6, 1959-12-30

Lo scrittore siciliano dava sottotitolo "miti" alle sue ultime opere, "La nuova colonia" (1928), "Lazzaro" (1928)e "I Giganti della montagna" (1933, incompiuto). L'Autore da brevemente notizia del utimo mito incompiuto, "Giganti della montagna". Dopo aver definito cosidetto "mitico" pirandelliano, mette in rilievo la somiglianza tra queste opere e altre opere gia scritte nei suoi ultimi decenni dell' attivita letteraria, in cui non mancano i fremiti di tono crepuscolare ed ermetico. Il mondo mitico, secondo l'autore, non e un semplice sfogo del vecchio scrittore, bensi un completamento o superamento poetico del relativismo metafisico, che esiste al centro della poesia pirandelliana, in quanto era con assiduita cercata dal lungo tormento di contemplazione del artisa. Aggiunge alla fine che la liricita nei "miti" si ricordi dei suoi primi versi del 1889-90.
著者
山口 清
出版者
イタリア学会
雑誌
イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
巻号頁・発行日
no.12, pp.57-63, 1964-01-20

Il Yamaguchi, Prof.della letteratura inglese all' Universita di Nagasaki, offre in questo articolo sommaria nozione del sentimento religioso del Pirandello, dando le osservazioni sopra vari tipi di personaggio, fra cui V.Moscardi in "Uno, nessuno e Centomila", 1952, T.Unzio in "canta l' Epistola", 1915, Don Angelino nel "La fede", 1923 e Don Cosmo Laurentano ne "I vecchi e i giovani", 1913. Attraverso l' esame delle opere pirandelliane, L' A.nota che vi appaiono non di rado i personaggi che hanno rinunziato alla fede religiosa e alla dottrina cristiana, mentre commentando che tali personaggi non si possono considerare l'uomo che ha perduto la pieta dei mali altrui e l' amore umano della vita. Malgrado i pieni documenti e il testamento che dimostrano il sentimento irreligioso del Pirandello, l' Autore mette in rilievo che lo scrittore di Agrigento tende, col passare del tempo, ad accostare al piu profondo amore per la gente umana, il quale spesso lega all'amore quasi panteistico delle cose di natura che si ricorda in un certo senso della pieta di San Francesco.