著者
浦 一章
出版者
イタリア学会
雑誌
イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
巻号頁・発行日
no.43, pp.174-198, 1993-10-20

Per risolvere la nota contraddizione ("rompicapo", a detta della Corti) fra le due opere di Dante intorno alla "Donna Gentile", alcuni studiosi, fra i quali il Pietrobono e il Nardi, hanno proposto l'ipotesi di una dopia redazione, secondo la quale la prima redazione del "libello" si sarebbe conclusa con il sopravvento della "Donna Gentile" "Filosofia" su Beatrice ; Dante avrebbe successivamente rimaneggiato la redazione anteriore nell'intento di farne un prologo alla Commedia, quando ormai il progetto del viaggio per l'oltretomba attraeva completamente la mente del poeta ; e sarebbe di una seconda redazione la Vita Nova giuntaci nella forma oggi nota, dove l'ulteriore evolversi del pensiero di Dante avrebbe determinato il capovolgimento dell'amore per la "Filosofia" in "malvagio desiderio" e sconfitta. Tolta la possibilita di dimostrare direttamente che Dante avesse o non avesse mai redatto diversamente la Vita Nova in un primo tempo e data la scarsita degli indizi che, a mo'di schegge archeologiche, permettano la ricostruzione di una fase per la quale l'immaginazione di Dante sarebbe eventualmente passata, tutto il problema non puo non rientrare nel dominio della probabilita e dell'interpretazione : la contraddizione va messa in relazione, per cosi dire, con il complesso delle costellazioni e il nodo si dovrebbe sciogliere soltanto alla luce della legge generale dell'universo dello scritto dantesco. L'ipotesi di una doppia redazione presuppone un Dante"logico" fra la presunta prima redazione della Vita Nova e il Convivio e fra quest'ultimo e la seconda redazione del "libello", senza domandare, pero, di quale natura sia il primo mobile che mette in moto tutti i cieli dell'universo dantesco. Chiedere a Dante la coerenza logica, dunque, potrebbe comportare il rischio di non rispettare anzi di fare violenza alla natura piu intima di tutto il suo cosmo e l'individuazione di una costante nel poeta dovrebbe precedere l'assunzione di un qualche atteggiamento nei confronti del "rompicapo" in questione. Chi scrive qui, ispiratosi al "libro de la memoria" osto sulla soglia della Vita Nova, provera ad individuarla nell'auto-citazione legata inscindibilmente con l'ermeneutica che sottopone, come segno, il passato a nuove interpretazioni. Se il meccanismo del sottile recupero del passato e per sua natura sempre destinato a produrre contraddizioni insieme a nuove interpretazioni, quale significato ha chiedere al poeta la coerenza logica? La Vita Nova dovrebbe essere letta in chiave religiosa-cristiana oppure laica-cortese? Quale valore ha lo scritto di Dante in quanto testimonianza biografica? Quale importanza ha la filosofia scolastica nella formazione culturale del poeta? Tutti questi problemi sono in stretta connessione con la nostra discussione. In breve, il problema della contraddizione intorno alla "Donna Gentile" fra la Vita Nova e il Convivio e essenziale per la comprensione non soltanto del carattere fondamentale del "libello" giovanile, ma anche della personalita di Dante.
著者
浦 一章
出版者
イタリア学会
雑誌
イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
巻号頁・発行日
no.38, pp.170-192, 1988-10-30

Gli scritti sul primo " libretto" di Dante usciti nel Giappone, o esplicitamente o implicitamente fanno riferimento (critico oppure meno) alla lettura in chiave agiografica, la quale, interpretata come un prodotto storico della critica dantesca, tiene il doppio carattere distintivo : (1) interpretazione tipologica dhe rende possibile la conciliazione fra la storicita (base solida dei fatti) el' " import" allegorico del racconto ; (2) sviluppo tematico e ininterrotto a partire dalla Vita Nuova fino alla Divina Commedia, lungo il quale l'amore per Beatrice di carattere ancora terreno e cortese va trasformato di grado in grado in quello di carattere completamente diverso, vale a dire, l'amore spirituale e mistico per l'essenza divina. Fra le critiche possibili a rivolgersi a gal lettura, merita la sottolineatura soprattutto il problema del capitolo XXV, in cui si legge nella maniera piu scoperta l'aspirazione del Poeta per la creazione di una nuova cultura " volgare" (volgare nel senso che l'italiano, lingua volgare contrapposta alla latina colta, costituisce il suo strumento basilare) . Mettendo in disparte (o addirittura sembrerebbe trascurando) il capitolo XXV come una divagazione difficilmente riducibile allo schema della " Legenda Sanctae Beatricis, " la lettura agiografica rischia di ristringere ingiustamente il raggio dell'esperienza letteraria del Poeta ; e quindi rischia di presentare sotto falsa luch il problema della formazione culturale di Dante. Creare una nuova cultura " volgare" non significa nella coscienza del Poeta ne il distacco dalla tradizione classica (e mediolatina) ne la solitudine, orgogliosa ma angusta, dell'italiano staccato dal movimento " volgare" (gia da tempo avviato) di altre lingue romanze ; significa bensi una concorrenza viva con le tradizioni precedenti e aperta agli stimoli proenienti dalla ricca eredita culturale. Alle spalle del capitolo XXV sta dunque il problema della traduzione (in senso lato) della cultura e, scorto una volta tal motivo in Dante, si profilera piu chiaramente la somiglianza fra la Vita Nuova e altri tentativi di traduzione : ad esempio, la Rettorica di B. Latini e De Amori di A. Capellanus. L'opera giovanile del Poeta, vista in quest'ottica, si potrebbe intendere como un " collage" che ha per musica di sfondo (sia pure assai sommessa) la vita leggendaria (piu esattamente bisognerebbe dire leggendariamente stilizzata) di Beatrice. Gli elementi miscellanei chiamati al " collage" , Dante li utiliza contaminando e trasformando per conto suo. Fra le caratterizzazioni della Divina Commedia si trova " enciclopedia" (oppure piu negativamente " salmigondis" ) e in un certo senso anche la Vita Nuova si potrebbe caratterizzare in tal modo. Salta pero subito agli occhi il contrasto profondo : nello schema escatologico dell'universo etico fisico della Divina Commedia va giudicato tutto e tutto, incominciando dalle realta di infima volgarita fino ai sentimenti piu nobili, trova il suo posto ; mentre invece la Vita Nuova, scritta esclusivamente per pochi eletti intellettuali che sanno il sentimento di amore, perde spesso di vista la concreta realta e mostra una forte tendenza ad essere astratta. Si potrebbe, quindi, dire che Dante prova a creare un nuovo sentimento piu raffinato (che non e ancora sublimato nell'amore per Dio, ma rimane tuttavia amore di carattere terreno) , traducendo e introducendo nella poesia vari elementi della cultura del tempo. Nel presente saggio si svolgera una lettura della Vita Nuova interpretata come un'opera di carattere mondane, tematicamente staccata dalla Divina commedie.
著者
月村 辰雄 浦 一章 葛西 康徳
出版者
東京大学
雑誌
特定領域研究
巻号頁・発行日
1999

本年度は研究対象をもっぱら近世・近代のフランスにおけるレトリック教育、とりわけディセルタシオン(論文作成)とエクスプリカシオン・ド・テクスト(テクスト購読法)という二つの主要教育メソッドの展開の過程に焦点を絞って研究を進めた。ディセルタシオンは18世紀半ばのパリ大学の教授資格試験から採用されたディスクール形式で、スコラ学の論述形式の近代版といえる。初め哲学の問題が扱われたが,19世紀以降は順次ラテン文学,フランス文学研究の問題の解答形式ともなり,正-友-合という論旨の展開が義務付けられて現在に及ぶ。一方、エクスプリカシオン・ド・テクストは、初めはルネサンス期の古典語購読の方法として出発し,17〜18世紀には主としてイエズス会のコレージュでラテン語購読の方法として精錬され,次いで19世紀にはフランス語古典の解説法として発展する。ひとつひとつの語釈,難語解,構文説明,その部分の著作全体における意味,またその著作の著作家において占める意義,さらには時代との関係という具合に,1節から始まって文学史にまで話が及ぶスタイルが確立するのは1880年代である。
著者
小佐野 重利 京谷 啓徳 諸川 春樹 浦 一章
出版者
東京大学
雑誌
基盤研究(B)
巻号頁・発行日
2001

北イタリアのヴェローナ市とその近郊に残る14-16世紀の壁画と美術館や公私収集に所蔵される板絵作品のうち、ヴェローナ地方画家たちの活動に関連する作品の写真撮影調査を行ない、特に、少なくとも13人の画家と1人の木彫家を輩出した芸術家一族バディーレ家に関する包括的な研究を実施した。報告書では16世紀中葉からヴェネツィア派絵画の巨匠となるパオロ・カリアーリ、通称ヴェロネーゼを誕生せしめたヴェローナの約2世紀に亙る絵画史研究にとり基礎的な資料となる成果を刊行する。写真撮影されたのは、ヴェローナ内外の12聖堂の壁画、ヴェローナ市立カステルヴェッキオ美術館所蔵のバディーレ一門の作品と1財団と1個人の所有する板絵である。それに基づく成果として、ヴェネツィア大学セルジョ・マリネッリ教授のバディーレ一族に関する包括的検討にはじまり、ヴェローナ市内サン・ピエトロ・マルティレ聖堂とサンタ・マリア・デッラ・スカラ聖堂のバディーレ一門に関する論考を小佐野重利、郊外ではブッソレンゴのサン・ヴァレンティーノ聖堂身廊壁画、エルベのサンタ・マリア・ノヴェッラ聖堂アプスの壁画、ティーネの教区聖堂サン・ヴィンチェンツォ聖堂内陣壁画について、それぞれ論考を諸川春樹、小佐野重利、京谷啓徳が執筆し、ヴィチェンツァ大聖堂およびナントの2新出壁画の修復中間報告をヴェネト地方歴史美術文化財局監督官キアラ・リゴーニが公刊する。研究資料編として、浦一章によるジョヴァンニ・バディーレ関連古文書の一部邦訳と解題のほか、現場での調査記録および撮影写真の目録を掲載する。新知見については、小佐野がイタリア語論文をVerona Illustrata, No.16(2003),pp.13-16にも掲載した。