著者
栗原 俊秀
出版者
イタリア学会
雑誌
イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
巻号頁・発行日
no.61, pp.123-146, 2011-10-15

In questo articolo si indagano caratteri ed effetti delle espressioni riferite al sesso nel Ragionamento di Pietro Aretino, opera che attira molti studiosi interessati alla cultura erotica del Cinquecento e che ha ricevuto particolare attenzione dagli anni ottanta negli "studi di pornografia". Il punto di vista che vede nel Ragionamento l'origine del testo pornografico e suggestivo, ma e inevitabile notare come gli studi che presentano questa ipotesi semplifichino i caratteri delle descrizioni sessuali aretiniane. Lo scopo di questo lavoro e riesaminare gli studi piu significativi allo scopo di offrire una base per gli studi futuri compensando eventuali lacune nella ricerca precedente. Il Ragionamento e un'opera dialogica che si svolge nell'arco di tre giorni. Nel primo capitolo le due protagoniste, Nanna e Antonia, parlano della vita delle monache. Le espressioni riferite alla sfera sessuale vengona presentate attraverso varie metafore. Nanna, la locutrice principale, non usa mai espressioni esplicite, perche sostiene che "l'onesta' e bella in chiasso". Cosa dobbiamo intendere, tuttavia, con "onesta"? Allo scopo di comprendere le implicazioni di questo termine e opportuno fare riferimento al contesto cinquecentesco. Una utile chiave interpretativa ci viene offerta, in particolare, dal testo di Giorgio Vasari. Egli, se da una parte definisce "disonestissimi" i sonetti dei modi, l'altro capolovoro aretiniano, perche contenenti un lessico esplicito, dall'altra loda la Loggia di Psyche di Giovanni da Udine che include rappresentazioni di sesso, perche, afferma, il "capriccio e espresso con tanta grazia". Poiche in entrambe le opere si trovano contenuti di carattere sessuale, e giusto chiedersi da cosa derivi questa disparita di giudizio: la risposta e che la pittura di Giovanni da Udine utilizza metafore vegetali per esprimere contenuti sessuali. In altre parole, l'accettabilita o meno del contenuto dipende dal fatto che vi si fa riferimento senza esplicitarlo, in veste metaforica. L'"onesta" cui Nanna si riferisce e dunque un'astuzia ironica per evitare accuse di immoralita e far rientrare il discorso lussurioso in una veste di irreprensibilita. La seconda giornata, esposta nel secondo capitolo, ha forma boccaccesca ed include dieci episodi novellistici in cui si presentano donne sposate ma infedeli. Nell'incipit della giornata, l'Aurora, moglie di Titone, ha un'avventura con il Sole e suggerisce efficacemente il contenuto del dialogo. In questa giornata, inoltre, si possono individuare intenzioni polemiche nei confronti della dottrina di Pietro Bembo che nelle Prose aveva dichiarato il Decameron modello ideale di prosa volgare. Nanna, tuttavia, si oppone alla superiorita della lingua toscana e, senza tanti giri di parole, dichiara: "lo vo' porre dove mi fu insegnato dalla potta che mi caco". Per la verita, anche nella giornata precedente le due donne avevano parlato del Decameron e in quell'occasione la stessa Nanna aveva sostenuto che mentre le sue parole erano "vive", quelle del Boccaccio erano "dipinte". Per Nanna e importante usare "le parole come elle vengano" e la gravita e la grandezza cui Bembo attribuisce tanta importanza non giocano qui alcun ruolo. In questa giornata, dunque, utilizzando la forma del Decameron e il lessico sessuale, Aretino lancia una sfida al mondo raffinato espresso dalla lingua boccaccesca e petrarchesca. Nell'ultima giornata Nanna narra ad Antonia la vita delle prostitute, ma i lettori non vi incontrano espressioni legate al sesso come nelle giornate precedenti. Questa diminuizione delle espressioni legate all'erotismo riflette chiaramente il progetto dell'autore, poiche secondo Nanna "la lussuria e la minor voglia" che le prostitute possano provare, dal momento che "le son sempre in quel pensiero di far trarre altrui il core e la corata". Aretino descrive qui un mondo rovesciato, nel quale le monache e le maritate sarebbero schiave della lussuria e solo le meretrici sarebbero libere dal desiderio carnale. Per Nanna il meretricio e un'arte da studiare correttamente e attraverso questo studio puo procurare grande virtu. La prostituta eccellente deve avere la capacita di trasmutare il proprio atteggiamento abilmente e prontamente. Nanna dice "per ogni cosellina ridiam, e per ogni cosellina piagnamo" e secondo Antonia "i vizi delle puttane son virtu". Nel mondo aretiniano il pianto si dissolve nel riso e la differenza fra opposti si dissolve. L'indifferenza assoluta alla lussuria e il controllo del vizio-virtu rendono in qualche modo gloriose le prostitute. Nel Ragionamento si trovano certo molte espressioni legate al sesso, ma e difficile definirlo un testo semplicemente "pornografico". Le metafore della prima giornata e il lessico boccaccesco della seconda hanno un carattere polemico piuttosto che erotico, e le conversazioni delle due donne mettono in discussione autentiche tradizioni. Nella terza giornata le espressioni sessuali diminuiscono notevolmente e vengono sostituite dal tema dell' "arte" delle prostitute. Il lessico riferito al sesso presente nel Ragionamento e dunque segno di una relazione complessa fra il sesso e l'espressione attraverso cui vi si fa riferimento. Afferrando l'allusione alle opere letterarie e al contesto contemporaneo, a noi lettori e possibile individuare e percio decifrare la complessita di questo rapporto.
著者
岡 真理 宮下 遼 山本 薫 石川 清子 藤元 優子 福田 義昭 鵜戸 聡 田浪 亜央江 中村 菜穂 前田 君江 鈴木 珠里 石井 啓一郎 徳原 靖浩 細田 和江 磯部 加代子 岡崎 弘樹 鈴木 克己 栗原 俊秀 竹田 敏之
出版者
京都大学
雑誌
基盤研究(B)
巻号頁・発行日
2015-04-01

アラビア語、ペルシア語、トルコ語、ヘブライ語など中東の諸言語で、中東地域で生産される作品のみならず、中東に歴史的出自を持つ者によって、欧米など地理的中東世界を超えた地域で、英語、仏語、独語、伊語などの西洋の諸言語で生み出される作品をも対象に、文学や映画などさまざまなテクストに現れた「ワタン(祖国)」表象の超域的な分析を通して、「ワタン」を軸に、近現代中東世界の社会的・歴史的ありようとそのダイナミズムの一端と、国民国家や言語文化の境界を越えた共通性および各国・各地域の固有性を明らかにすると同時に、近現代中東の人々の経験を、人間にとって祖国とは何かという普遍的問いに対する一つの応答として提示した。