- 著者
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大黒 俊二
- 出版者
- イタリア学会
- 雑誌
- イタリア学会誌 (ISSN:03872947)
- 巻号頁・発行日
- vol.37, pp.57-75, 1987
Nel suo saggio intitolato "La repubblica internazionale del denaro" (1986), A. De Maddalena ha formulato un'ipotesi, secondo cui nell'Europa dei secoli XVXVII si sia formata una comunita internazionale di mercanti che hanno comuni interessi economici e che si legano tra loro con una solidarieta senza frontiere. Questa comunita internazionale, egli la chama la repubblica internazionale del denaro, e ne enumera alcuni caratteri. Nel presente saggio ho tentato di esaminare uno di questi ultimi, la comune mentalita dei mercanti di questa repubblica, servendomi dei manuali mercantili ('La pratica di mercatura') dell'epoca, scritti da tre mercanti-scrittori : Benedetto Cotrugli, Giovanni Domenico Peri e Jacques Savary. Quattro sono le conclusioni che emergono dall'esame : 1. L'idea che il commercio sia 'necessario' e 'utile' all'umanita e allo stato, dunque sia un'opera 'nobile', e condivisa da tutti i tre mercanti-scrittori. 2. Questi sono d'accordo nel sostenere che il commercio cosi 'necessario', 'utile' e 'nobile' conviene che sia condotto, non dai piccoli rivenditori o manifatturieri, ma dai grossi negozianti, uomini nobili e degni. 3. La cultura umanistica, in particolare la capacita di leggere e esprimersi in lingua latina e, secondo Cotrugli e Peri, importantissima per i mercanti, non e necessaria secondo Savari, ma attraverso le opere di tutti e tre ci si puo accorgere della prevalenza tra i mercanti della repubblica dell'atmosfera umanistica. 4. I tre caratteri di sopra enumerati si simboleggiano nalle espressioni 'il mercante perfetto ', 'il negotiante (perfetto) ', 'le parfait negociant', che sono anche i titoli delle loro opere. L'aggettivo perfetto ne rappresenta l'idea centrale, che si e formata prima nall' Italia di Rinascimento, e poi, dopo il XVI secolo, e recepita dai mercanti d'altri paesi europei.